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La vista nei bambini

I neonati sperimentano il mondo in modo completamente diverso rispetto agli adulti e tutto ha inizio dai loro occhi. Esploriamo la vista dei bambini, il modo in cui si sviluppa e le misure che puoi adottare come genitore per preservarla e mantenere sani gli occhi dei tuoi figli. La vista alla nascita: un mondo completamente nuovo Congratulazioni per il tuo lieto evento! La nascita probabilmente ha rivoluzionato il suo mondo tanto quanto il tuo e potrebbe volerci un po’ di tempo prima che i suoi occhi si aprano per la prima volta. Una volta che l’avrà fatto, i medici e le infermiere procederanno ad esami di routine per verificare, tra le altre cose, che gli occhi non presentino problemi congeniti. Applicheranno probabilmente un unguento per prevenire eventuali infezioni. La vista di un neonato è molto diversa da quella di un adulto e persino da quella di un bambino. In questa fase il neonato non è ancora in grado di distinguere i colori, ma solo le tonalità del grigio. La vista è...
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La vista, preserviamone la salute: è lei che ci dà l’80% delle informazioni

Elaboriamo circa l’80% delle informazioni che ci arrivano dall’ambiente circostante attraverso la vista, un bene prezioso di cui preservare gelosamente la salute. Le stime dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), però, documentano come la vista, invece, sia un problema di salute per molti: circa 227 milioni di persone nel mondo soffrono di una ipovisione grave.   Tali pazienti, infatti, denunciano una marcata e permanente riduzione della funzione visiva bilaterale che ne limita concretamente l’autonomia poiché non può essere pienamente corretta con l’ausilio di lenti o trattamenti medico-chirurgici. Sempre secondo tali stime nel mondo vi sono 25 milioni di ciechi per malattie non curabili: solo in Italia se ne contano più di 362mila e oltre un milione di ipovedenti.   L’importanza della prevenzione    La vista, come sottolinea l’Agenzia internazionale per la prevenzione della cecitàIAPB Italia onlus, si può preservare insistendo molto sull’import...

Visita oculistica e occhiali: proteggere la vista e la salute degli occhi

Bambini,  adolescenti , adulti, quasi tutti nella vita hanno provato almeno una volta la sensazione di  vederci sfocato , oppure di sforzare gli occhi nel guardare qualcosa, lontano o vicino che sia. Con o senza gli  occhiali , quando si presenta questa sensazione, la prima cosa da fare è prendere un appuntamento con l’ oculista , poiché questo è il primo segno che indica un  abbassamento di vista  e la necessità di aiutare i nostri occhi con una lente apposita. La  visita dall’ Oculista   va effettuata, comunque, dopo i 40 anni a prescindere da eventuali  problemi di vista  per poter prevenire e/o curare eventuali malattie oculari degenerative, quali, ad esempio,  glaucoma , cataratte o patologie retiniche. Per scegliere gli occhiali è sempre consigliabile rivolgersi ad un  ottico optometrista , che è il più esperto nel consigliare il tipo di montatura adatta alle lenti prescritte dall’oculista. Oggi, le montature di marca s...

Maculopatia: una malattia grave che pochi conoscono. Il test da fare a casa e i sintomi

La maculopatia è una malattia molto più diffusa di quanto si pensi, eppure sono in pochi a conoscerla e a ottenere una diagnosi celere. Le recenti stime parlano di quasi un milione e mezzo di italiani affetti dalla patologia. Nonostante ciò, una recente indagine condotta dall’istituto Lorien Consulting in collaborazione con il Centro ambrosiano oftalmico (Camo), ha evidenziato come oltre il trenta percento degli italiani non sa neppure di cosa si tratti. Ma ci sono alcuni campanelli d’allarme cui è importante porre attenzione. Ecco quali sono. I sintomi della maculopatia Non è sempre facile rendersi conto di essere affetti da maculopatia. I sintomi allo stadio inziale possono essere confusi con situazioni di natura differente. Tra i segnali d’allarme più comuni ricordiamo la distorsione delle immagini, altrimenti dette  metamorfopsie . In questo caso la persona vede gli oggetti deformati o più piccoli. Un altro sintomo comune è quella della presenza di una sorta di  macchi...

Guidare con le lenti a contatto

Durante le  pratiche per il rilascio della patente  si deve effettuare una visita oculistica per poter sincerarsi che non si soffra di disturbi visivi che possano rendere pericolosa la guida. A seconda del tipo di patente che si vuole conseguire (A, B, C, D, E) si verificheranno l’acuità visiva, i tempi di recupero dopo un abbagliamento, la sensibilità all'abbagliamento, la visione al crepuscolo (o all'alba) e la sensibilità al contrasto. Il codice della strada riguardo la guida con le lenti a contatto L’ Art 322 del Codice della Strada indica chiaramente quale deve essere il  Visus minimo  che la persona che vuole conseguire il documento di guida  deve possedere per accedere all'esame per le varie patenti o per il rinnovo. Nel caso si soffra di disturbi visivi, come ad esempio lo  strabismo , o vengano riscontrati ex novo, viene rilasciata una certificazione che indica l’obbligo di  guida con lenti a contatto , senza specificare che tipi di l...

L'attività fisica migliora la vista

Claudia Lunghi dell’Università di Pisa e Alessandro Sale dell’Istituto di Neuroscienze del CNR di Pisa sono i due ricercatori che hanno evidenziato come  l’attività fisica può aiutare a migliorare la plasticità del cervello e i difetti visivi in età adulta . La plasticità cerebrale è la capacità del cervello di modificare la propria struttura e la funzionalità dei neuroni in base agli stimoli ricevuti dall’ambiente esterno. Partendo da questo presupposto, i due studiosi italiani hanno svolto due test per verificare se e  come l’attività fisica influenza il modo di lavorare del cervello  di un adulto: è una peculiarità molto evidente durante l’infanzia e che diminuisce o diventa difficoltosa nell’età adulta. L’obiettivo dei due studiosi era verificare il grado di plasticità del cervello in persone adulte ed evidenziare, in particolare, quanto sia in grado di modificarsi la corteccia visiva. La Dott.ssa Lunghi e il Dott. Sale hanno chiesto a 20 volontari adulti di ...

Le lenti a contatto

Le lenti a contatto sono dei dischetti trasparenti di materiale plastico che vengono applicate sul bulbo oculare per correggere difetti visivi quali miopia, ipermetropia, astigmatismo, ecc. Presentano indubbi vantaggi rispetto agli occhiali: sono pratiche, poco ingombranti e soprattutto non intervengono sull’estetica. L’unico svantaggio delle lenti a contatto è la loro manutenzione: devono essere lavate, lubrificate, disinfettate, risciacquate ogni notte con appositi liquidi e astucci. Non tutte le persone tollerano le lenti a contatto soprattutto perché le trovano poco confortevoli, inoltre le lenti a contatto di vecchia generazione limitavano la respirazione della superficie oculare, con conseguente mancanza di ossigeno sulla cornea, ma oggi con le nuove lenti gas-permeabili questo inconveniente è stato limitato. Le lenti a contatto sono relativamente giovani, quelle rigide sono nate infatti nel 1950 mentre quelle morbide nel 1960. La loro diffusione si è fatta esponenziale...